INFANZIA IN GIOCO
FOTOGRAFIE DI: PAOLO MERLO PICH, FABIO GILLI, TIZIANO GIOVANNINI
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INFANZIA IN GIOCO. Nelle foto si leggono abbandono, mancanza di ascolto, di accoglienza… Infanzie dimenticate nel buio, scordate negli scantinati, assenze rappresentate nel fetido androne di un palazzo fatiscente… Di chissà quale luogo lontano o… vicino…
Ambienti senza luce. Senza cuore, senza polmoni. Giocattoli di legno, costruiti con i Lego, marinaretti dipinti, trenini di legno, altalene… come sono degradati i posti in cui tanti bambini si ritrovano a giocare oggi!
Con questa immaginifica esposizione vorremmo riflettere sui bambini attraverso la loro assenza… Per segnalare il loro essere gli ultimi della filiera. E perché una grande parte dei giocattoli che oggi arrivano in occidente provengono dall’Asia. E potrebbero essere stati cuciti a mano da operai che hanno l’età dei nostri bambini. Diritti dell’infanzia negati. Diritto al gioco negato.
I bambini sono sempre i più vulnerabili, in particolare nelle emergenze e devono affrontare i rischi più alti di violenza, sfruttamento, malattie, e negligenze.
Questo progetto è stato sostenuto da Unicef
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INFANZIA IN GIOCO. Nelle foto si leggono abbandono, mancanza di ascolto, di accoglienza… Infanzie dimenticate nel buio, scordate negli scantinati, assenze rappresentate nel fetido androne di un palazzo fatiscente… Di chissà quale luogo lontano o… vicino…
Ambienti senza luce. Senza cuore, senza polmoni. Giocattoli di legno, costruiti con i Lego, marinaretti dipinti, trenini di legno, altalene… come sono degradati i posti in cui tanti bambini si ritrovano a giocare oggi!
Con questa immaginifica esposizione vorremmo riflettere sui bambini attraverso la loro assenza… Per segnalare il loro essere gli ultimi della filiera. E perché una grande parte dei giocattoli che oggi arrivano in occidente provengono dall’Asia. E potrebbero essere stati cuciti a mano da operai che hanno l’età dei nostri bambini. Diritti dell’infanzia negati. Diritto al gioco negato.
I bambini sono sempre i più vulnerabili, in particolare nelle emergenze e devono affrontare i rischi più alti di violenza, sfruttamento, malattie, e negligenze.
Questo progetto è stato sostenuto da Unicef
